Anche Monte San Vito, nonostante le sue piccole dimensioni, possiede monumenti di pregio da preservare.

Venerdì 9 maggio 2014, centro turistico “Carlo Urbani”, nuova riunione del CCR. L’argomento di questo incontro è stato il restauro conservativo della Chiesa collegiata S. Pietro Apostolo di Monte San Vito e il mantenimento di altri monumenti che caratterizzano il nostro paese. A presentare l’incontro sono stati Davide Piccinini, Simone Barchiesi e Maria Lisa Pettinari, che ci hanno inizialmente coinvolti in un gioco per riconoscere gli edifici più importanti della nostra comunità: il palazzo Malatesta, la chiesa di San Giovanni, il teatro la Fortuna, il frantoio storico e infine la chiesa collegiata di San Pietro Apostolo. Riguardo a quest’ultima gli esperti hanno brevemente riassunto la sua storia: la costruzione è dovuta alla collaborazione della intera popolazione monsanvitese la quale nel XVIII secolo, attraverso un passamano da via Metrano (a circa 2.5 km dal centro storico), è riuscita a portare ogni singolo mattone per la costruzione della chiesa stessa, che è stata inaugurata il 28 Giugno 1766.

Con il passare del tempo il monumento, a causa della continua opera degli agenti atmosferici e degli eventi sismici che interessano la nostra zona, ha subito diverse alterazioni alla struttura che non ha retto all’incessante passare degli anni e che quindi ha ora bisogno di interventi di restauro e consolidamento.

Per tale motivo è nato il sito Passamano per Monte San Vito in cui i promotori incoraggiano la popolazione a, dare un contributo affinché la chiesa possa tornare all’aspetto originale.

In particolare si vuole sottolineare l’importanza di questo monumento che a 250 anni dell’inaugurazione potrebbe essere dimenticato se ognuno di noi non portasse il suo <<piccolo mattoncino>> per arrivare a raccogliere la somma di 600 000 euro necessari per completare i lavori (al momento ne mancano ancora 200.000 per centrare l’obiettivo, mentre i primi fondi sono stati già stanziati dalla Regione Marche, dalla Cei e dalla Diocesi di Senigallia).

La fase di recupero della nostra chiesa è divisa in due parti :la prima riguarda il consolidamento delle strutture portanti, mentre la seconda fase riguarda l’ambito decorativo.

Tra gli interventi che non possono essere ulteriormente procrastinati segnaliamo: il consolidamento degli archi, il risanamento della cupola esterna ,il restauro degli apparati decorativi interni della cupola stessa, del tetto absidale e di quelli laterali, infine il ripristino della torre campanaria.

I lavori sono numerosi ma con l’impegno e con la collaborazione cittadina potranno essere svolti nel minor tempo possibile in modo tale che la nostra comunità possa avere indietro uno dei monumenti più celebri che caratterizzano il paese.

La nostra chiesa, oltre a un valore architettonico non indifferente, ha anche un elevato valore artistico. A volte le opere d’arte che ci sono più vicine rischiano di non essere sufficientemente considerate proprio perché, giorno dopo giorno, quasi ci si abitua alla loro presenza.

Nella nostra chiesa sono presenti diversi dipinti di pregio, tra i più importanti citiamo la “Madonna della Misericordia” datata 1551 , attribuita alla scuola del Perugino, che abbiamo scoperto grazie all’analisi iconografica effettuata dalla storica dell’arte Maria Lisa Pettinari..Alla fine della seduta il CCR ha deliberato che per la prossima legislatura il consiglio promuoverà e valorizzerà il patrimonio storico artistico e architettonico locale con una serie di iniziative rivolte alla comunità, in cui gli alunni dell’Istituto Comprensivo   svolgeranno il ruolo di guide turistiche.                                                                                                                                                             Per ulteriori informazioni invitiamo i nostri lettori a consultare il sito:

https://sites.google.com/site/passamanopermontesanvito

Redazione del giornalino scolastico