copertina libroMercoledì 10 febbraio è venuta Francesca Capelli, l’autrice del libro “IL CACCIATORE D’ARIA” che abbiamo letto a scuola. L’incontro è stato organizzato per noi alunni delle classi 3^ e 4^ del plesso “De Amicis” alle scuole medie, dove ci attendevano Francesca Capelli e la preside.

Il libro narra la storia di una bambina di nome Aida. La città dove abita è Dabilonia, una città molto inquinata. Aida vive in un orfanotrofio. Con l’aiuto di Jonas, un cacciatore d’aria, lei e il suo amico Daniel scappano dall’orfanotrofio e salgono su una mongolfiera, diretti su un’isola dove l’aria è fresca e frizzantina. Qui Aida ritrova suo babbo, ma lei, che è anche altruista, gli dice che vuole ritornare a Dabilonia e salvare la città dall’inquinamento. Il padre allora le ricorda che il suo nome significa proprio “colei che ritorna”. Qui il racconto termina e lascia al lettore la possibilità di immaginare il finale. È come un bivio: o scegli la via dell’isola, senza inquinamento e beato come stai, oppure la via di Dabilonia, che forse andranno a salvare e così non ci sarà più inquinamento.

Il personaggio che molti di noi hanno preferito è Aida, la protagonista che l’autrice ha ben caratterizzato: i capelli rossi, ricci e indomabili rispecchiano bene il suo carattere coraggioso e ribelle. Abbiamo apprezzato anche l’amicizia nata tra Aida e Daniel e la loro complicità. Infatti è proprio Aida a dire: “ Non si scappa da soli, ma insieme, perché altrimenti non è una buona fuga. In poche parole o ci si salva insieme o non si salva nessuno!”.

Durante l’incontro l’autrice è stata allegra, serena e gentile; ha risposto alle nostre domande, “ovviamente tantissime”, senza angoscia, ma con tanta voglia di relazionarsi con noi, perché altrimenti l’incontro non sarebbe stato poi così tanto piacevole. I suoi capelli e la sua voce ci hanno particolarmente colpito. I capelli li aveva ricci, folti e biondi, invece la voce era alta, convinta e sicura di sé.

Francesca Capelli ci ha raccontato quanti libri ha scritto e come le vengono le idee. Ci ha detto che, qualche volta, si sdraia sul pavimento con le gambe in su, o si fa una passeggiata e si mangia un gelato per ritrovare l’ispirazione e continuare il racconto.

Questo libro ci ha dato emozioni forti e ci ha lasciato spesso con il fiato sospeso. Inoltre ci ha fatto capire che bisogna lavorare insieme per raggiungere un obiettivo.

Gli alunni delle classi III e IV della Scuola Primaria “De Amicis”